Il borgo è un comune del basso Cilento che sorge ai piedi del Monte Tempone.
Il suo centro storico risale al X secolo difatti le abitazioni, le stradine e gli archi sono in pietra, tipici del periodo medioevale come ad esempio l’Arco Reggia. Le mura di cinta invece risalgono all’età greco-italica e sono ancora oggi in parte visibili.
Il paese fu fondato dagli abitanti di Policastro che si rifugiarono in questa località collinare per mettersi in salvo dai pirati saraceni e dalla malaria che si propagò nell'area del fiume Bussento. Si trova vicino alla frazione di Policastro Bussentino che dà il nome al famoso golfo, meta di turismo internazionale. Recentemente è stato riportato all’antico splendore un monastero, rimasto nascosto nella vegetazione per ben due secoli, al cui interno è stato rinvenuto anche un ritratto raffigurante San Francesco d’Assisi del XIII secolo.
Il villaggio era casale della città di Policastro, sede di contea, di cui seguì le sorti.
È ubicato su una collina accessibile solo da un lato e, a difesa, presenta vicoli stretti che permettono il passaggio solo di due persone, curve e scalinate; questi accorgimenti erano necessari perché il paese era esposto frequentemente alle incursioni specialmente dei turchi.
La chiesa, esposta a oriente, ha come titoli S. Marina e S. Calogero, santi che rispecchiano l'origine italo-greca del villaggio.
Il Pacichelli riporta 97 fuochi (ab. 485) nel 1648 e 41 fuochi (ab. 206) nel 1669. Manca nell'Antonini. Il Galanti dice di 1226 abitanti. Il Giustiniani scrive che «Santamarina, Sancristofaro, e gli Spani» erano casali di Policastro. Il Bozza colloca il villaggio a 6 km da Vibonati e assicura che fosse stato commenda di benedettini «ai quali apparteneva questo villaggio ed un altro vicino detto li Grassi, che fu distrutto». Di ciò mancano notizie.
LATITUDINE: 40.1043203
LONGITUDINE: 15.540545100000031
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