E’ una località turistica balneare molto apprezzata per le sue acque cristalline certificate per molti anni dalla "Bandiera Blu" della FEE.
Le attività principali furono la pesca con la lavorazione e conservazione delle alici e la realizzazione di vari manufatti utilizzando fibre vegetali ricavate dalla lavorazione di diverse piante. Uno dei questi manufatti erano i “libbani”, costituiti da una fune molto resistente alla trazione e all’umidità, realizzata intrecciando le fibre dello Sparto dopo averle opportunamente trattate.
Si legge nell’istrumento di delimitazione dei confini tra le proprietà dell'Abbazia cavense e quelle del giustiziere e comestabile Guglielmo di Sanseverino del 1187 che dalla chiesa di S. Lucia i confini scendevano daÌ fiume detto di Oliarola fino al mare.
Dall’altra parte di questo fiume era una palude di proprietà del predetto Guglielmo e una palude «Terra pertinens sancte marie de hercule».
Titolo che si legge chiaro sulla pergamena, per cui piuttosto che supporre una sovrapposizione di culto è da ritenere che la chiesa fosse stata fondata da un patrono di tal nome. Comunque la chiesa esisteva ancora nel 1752. L'uditore e visitatore generale Achille de Mattia, dopo la visita alla cappella di S.Antonio di Padova di Ortodonico, visitò la cappella di S. Maria Aderchia « in loco ubi dicitur la marina di Agnone iuxta flumen », cappella in quel tempo, di patronato dell'università.
LATITUDINE: 40.2171444
LONGITUDINE: 15.000267300000019
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