L’Opera “T’AGGIA FA VERE’ ‘U CILIENTO” (DEVO FARTI VEDERE IL CILENTO) di Domenico Volpe è suddivisa in tre prestigiosi volumi che comprendono 187 paesi/borghi presentati dagli scatti artistici dell’autore ed arricchiti dai suoi contenuti storico culturali, racconti, curiosità aneddoti, vivaci tradizioni e antichissime origini che RIprendono vita grazie a meticolose ricerche.
Il Cilento viene rappresentato nei suoi colori attraverso migliaia di scatti che raccontano più di mille anni di storia proiettata nel futuro come speranza di riscatto per questa terra così ricca di cultura.
Dai castelli, baluardi di passati ma non dimenticati splendori, alle chiese custodi di evanescenti affreschi, emozionanti immagini e affascinanti storie di principi e re, di borghi scomparsi e di quelli che ancora oggi ospitano una vita tranquilla ed operosa tra le loro antiche pietre.
Protagonisti sono i paesi/borghi del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni riportati in ordine alfabetico.
D. Volpe ci informa del “come” e del “perché” possedimenti, baronie e villaggi, siano passati dall’uno all’altro signore e come alcuni siano poi scomparsi.
L’artista ha ricostruito punto per punto, la storia anche giuridico amministrativa dei luoghi, scavando nella memoria di antichi archivi e libri secolari alcuni conosciuti solo dai più solerti e curiosi storici.
Da Abbatemarco a Zoppi, l’autore ci dà notizie anche sull’etimologia del toponimo inserendo curiosità sugli usi del Medioevo, sulle credenze “accreditate”e su nuove scoperte e rinvenimenti archeologici.
Un percorso ambizioso e straordinario frutto di dieci anni di lavoro certosino, di “fame” di radici, di testarde e pazienti ricerche con verifiche incrociate unito al passionale impegno nell’acquisizione di immagini attraverso la sua “arte del fotografare”. D. Volpe nel silenzio delle vedute, cattura con il suo obiettivo e con l’anima, la vita che è passata ma che è ancora “in vita” nel ricordo. E se è vero che il “ricordo è come vivere” questa terra non morirà mai. Noi “siamo ciò che ricordiamo” e le memorie che ripercorrono i nostri occhi, ci ricordano la nostra umanità.
L’Opera è stata presentata per la prima volta il 22 marzo 2013 nel Salone Bottiglieri di Palazzo sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno.
Numerosa la rappresentanza degli estimatori di questa terra e delle sue bellezze. L’eccellenza dei relatori ha contribuito al successo della manifestazione in cui sono intervenuti insigni rappresentanti della cultura dell’informazione con il loro prezioso contributo come il prof. Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale presso l’Università Roma Tre, il prof. Giovanni Blasi autore della prefazione dell’Opera e la dott.ssa Barbara Cussino Dirigente della Provincia di Salerno nel settore Musei e Biblioteche. Il dibattito è stato amabilmente moderato dal giornalista dott. Giuseppe Blasi e ad invitare l’esclusivo parterre, è stata l’Associazione culturale “Cilento on the road”.
Il presidente dell’Associazione dott.ssa Maddalena Volpe, ha illustrato gli scopi e le aspettative di rilancio del territorio cilentano affidate all’Opera “T’aggia fà verè ‘u Ciliento” (DEVO FARTI VEDERE IL CILENTO).