E’ venerato come Santo martire salernitano perché decapitato proprio nella città di Salerno. Secondo la tradizione il santo veniva ricordato con una festa una volta al mese, oggi i festeggiamenti rituali a Capizzo vengono organizzati solo a fine agosto. Il paese dedica al santo una festa per ricordare il suo aiuto nei due difficili momenti ha dovuto affrontare, durante la Congiura di Capaccio del 1246 affinchè salvasse tutti gli abitanti dalla furia dei soldati inviati da Federico II e nella guerra del Vespro dal 1282 al 1292.