Moio è un antico abitato posto alle pendici del monte Civitella.
Sulla sommità del colle sono stati scavati i resti di mura greche e di costruzioni di età romana. In età magnogreca, vi era ubicato un avamposto difensivo (phrourion) della città di Elea, aperto sull'entroterra dell'attuale Cilento, strategicamente collocato e ben munito di fortificazioni, destinato a proteggere dai Lucani l'esiguo territorio agricolo di cui poteva disporre la chora della polis eleate la cui vocazione restava essenzialmente marittima e commerciale.
La civitella esibisce ritrovamenti riferibili a un'epoca tardo arcaica, mentre più recente è la costruzione della cinta muraria ad anello, avvenuta a cavallo tra V e IV secolo a.C.
I resti della rocca greca fortificata sono costituiti da grossi blocchi regolarmente squadrati, disposti in opera pseudoisodoma con eccellente tecnica muraria.
La fortificazione (proteichisma) si conserva per gran parte del perimetro di circa ottocento metri. Sul versante meridionale, dominante i valichi montani, si distingue una porta (porta sud) particolarmente munita, articolata e rifinita del secolo IV a.C., laddove sul lato orientale le fortificazioni assumono notevole spessore ed imponenza.
Nell'area interna si intravvedono resti di abitazioni e di una area sacra (?). Una cappella (probabilmente del secolo XIV-XV), è oggi completamente trasformata da costruzioni e rifacimenti del secolo scorso.