Era un piccolo villaggio che sorgeva su un promontorio tra le foci di due fiumi, il Lambro e il Mingardo a circa 1 Km da capo Palinuro a breve distanza dai comuni di Centola e Pisciotta.
Nel tempo subì ripetuti assalti e distruzioni ai quali non sempre riuscì a farvi fronte, nonostante la posizione strategica che l’avrebbe dovuto proteggere dalla incursioni nemiche.
All’alba dell’11 giugno 1464 infatti, i pirati saraceni la rasero al suolo mettendo in fuga coloro che non furono presi come schiavi verso i paesi vicini dell’entroterra.
Oggi ne resta il ricordo e un paesaggio mozzafiato come solo quello dell’entroterra cilentano sa essere.